Skip to main content

Sono tre i nuovi esoneri contributivi in arrivo con la prossima Legge di bilancio, che saranno operativi dal 2021.

Tutti e tre sono subordinati alla preventiva autorizzazione della Commissione Europea. Di seguito quanto previsto in base al Disegno di Legge.

  • Giovani under 36

Esonero del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro per un periodo di 36 mesi, entro il tetto massimo di 6.000€ l’anno (500€ al mese).

Spetta per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato di giovani under 36. Il requisito anagrafico va soddisfatto al momento dell’assunzione.

Se le assunzioni sono effettuate in una sede o unità produttiva ubicata nelle seguenti Regioni, l’esonero è riconosciuto fino a 48 mesi: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Tra i requisiti da soddisfare: non aver effettuato licenziamenti nei 6 mesi precedenti l’assunzione e nei 9 mesi successivi, nella stessa unità produttiva, per lavoratori con la stessa qualifica di beneficiari dell’esonero.

  • Donne disoccupate

Esonero del 100% dei contributi per 18 mesi, entro il tetto massimo di 6.000€ l’anno, spetta per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato di donne:

    • di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, se residenti nelle regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi strutturali UE; 
    • di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi ovunque residenti;
    • occupate in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25%.

Tra i requisiti previsti, le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto con riferimento alla media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti e i 12 mesi successivi.

  • Estensione della decontribuzione Sud oltre il 31 dicembre 2020

Si tratta di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali pari al 30%, per tutti i lavoratori subordinati. Inizialmente previsto fino al 31/12/2020, il Ddl Bilancio ne prevede l’estensione.

Spetta a condizione che la prestazione lavorativa sia svolta in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia.

Non necessita di istanze autorizzative, non essendo un incentivo all’assunzione.